West Nile Virus: Cosa Sapere sulla Febbre del Nilo e Come Proteggersi
La febbre del Nilo Occidentale o West Nile Virus (WNV) è una malattia virale trasmessa principalmente dalle punture di zanzare infette. Il virus appartiene alla famiglia dei Flaviviridae, la stessa del virus della dengue e della febbre gialla. Sebbene la maggior parte dei casi sia asintomatica, il virus può provocare gravi complicanze neurologiche, specialmente in soggetti anziani o con un sistema immunitario compromesso. In questo articolo esamineremo cos’è il virus West Nile, come si trasmette, quali sono i sintomi, come si cura e come prevenirne la diffusione.
Come si trasmette il West Nile Virus?
Il virus del Nilo Occidentale si trasmette principalmente tramite la puntura di una zanzara infetta, in particolare del genere Culex pipiens. Queste zanzare si infettano pungendo uccelli portatori del virus, che rappresentano il principale serbatoio dell’infezione. Una volta infettate, le zanzare possono trasmettere il virus agli esseri umani e agli animali, come i cavalli e, in casi più rari, cani e gatti.
Oltre alle punture di zanzara, esistono altre modalità più rare di trasmissione, come:
- Trasfusioni di sangue.
- Trapianti di organi.
- Trasmissione verticale (da madre a figlio durante la gravidanza).
È importante sottolineare che la febbre del Nilo non si trasmette da persona a persona tramite il contatto diretto.
I sintomi della febbre del Nilo
Nella maggior parte dei casi, l’infezione da virus West Nile è asintomatica. Tuttavia, circa il 20% delle persone infette sviluppa sintomi lievi, simili a quelli dell’influenza, che includono:
- Febbre.
- Mal di testa.
- Nausea e vomito.
- Dolori muscolari.
- Ingrossamento dei linfonodi.
- Eruzione cutanea.
I sintomi tendono a durare pochi giorni, ma in alcuni casi possono prolungarsi per settimane. Solo una piccola percentuale delle persone infette, meno dell’1%, sviluppa forme più gravi della malattia, come encefalite o meningite, che possono portare a complicazioni neurologiche serie. I sintomi più gravi includono:
- Febbre alta.
- Rigidezza del collo.
- Tremori.
- Debolezza muscolare.
- Convulsioni e paralisi.
- Coma.
Le persone anziane e gli individui con sistemi immunitari compromessi sono particolarmente vulnerabili alle forme gravi di infezione.
Situazione attuale in italia
L’Italia, nella calda stagione estiva del 2025, sta affrontando un aumento significativo dei casi di West Nile virus: decine di casi confermati, vari focolai (soprattutto nel Lazio e Campania) e un numero crescente di regioni coinvolte, con numerosi decessi
Bollettini ISS e Ministero della Salute riportano numeri più conservativi, ma in forte crescita:
- All’inizio di agosto, si contano 145 casi confermati, di cui 59 neuroinvasivi, 75 febbrili, 10 identificati tra donatori di sangue e 1 asintomatico. I decessi segnalati: 12 (4 nel Lazio, 7 in Campania, 1 in Piemonte). Il virus è stato rilevato in 37 province di 10 regioni (tra cui Lazio, Campania, Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia‑Romagna, Sardegna, Puglia, Friuli‑Venezia Giulia, Abruzzo)
I fattori chiave che spiegano questa situazione sono:
la trasmissione tramite zanzare e uccelli;
condizioni meteorologiche e ambientali favorevoli alla proliferazione dei vettori;
il contributo del cambiamento climatico e della globalizzazione.
Diagnoci, cura e prevenzione del West Nile Virus
La diagnosi della febbre del Nilo si effettua tramite test di laboratorio che rilevano gli anticorpi IgM contro il virus nel sangue. In alcuni casi, può essere necessaria l’analisi del liquido cerebrospinale per verificare eventuali complicanze neurologiche.
Non esiste una cura specifica per la febbre del Nilo. La maggior parte dei pazienti guarisce spontaneamente con il riposo e l’assunzione di liquidi. Gli antibiotici non sono efficaci, poiché la malattia è causata da un virus. Nei casi più gravi, i pazienti vengono ricoverati in ospedale per ricevere trattamenti di supporto, come fluidi endovenosi e gestione dei sintomi.
Poiché non esiste un vaccino contro il West Nile Virus, la prevenzione è fondamentale per ridurre il rischio di infezione. Alcuni accorgimenti utili includono:
- Usare repellenti per zanzare.
- Indossare abiti coprenti, soprattutto all’alba e al tramonto, quando le zanzare sono più attive.
- Installare zanzariere alle finestre e alle porte.
- Eliminare ristagni d’acqua in giardini, sottovasi e altri contenitori dove le zanzare potrebbero deporre le uova.
- Svuotare frequentemente le ciotole per animali e mantenere le piscine gonfiabili in posizione verticale quando non utilizzate.
La prevenzione della proliferazione delle zanzare è la prima linea di difesa contro il virus.
Conclusioni
La febbre del Nilo è una malattia da non sottovalutare, ma con adeguate misure preventive il rischio di contagio può essere significativamente ridotto. Proteggersi dalle punture di zanzara è essenziale, specialmente durante i mesi estivi. Ricordiamo l’importanza di monitorare regolarmente le zanzare nelle nostre aree di residenza e di prendere le necessarie precauzioni, come l’uso di repellenti e la riduzione delle fonti di acqua stagnante.
Con la diffusione sempre più evidente delle malattie tropicali anche nella Pianura Padana, è essenziale prevenire le zanzare attorno alla propria abitazione. Un sistema di disinfestazione efficace, come l’impianto antizanzare a nebulizzazione automatica installato da Garden Più, rappresenta una soluzione sicura e pratica. Siamo attivi nelle province di Pavia, Milano e Lodi, garantendo protezione e serenità.