Zanzare e Chikungunya: Come si trasmette, rischi, casi in Italia, cura e prevenzione

La Chikungunya è una malattia virale trasmessa principalmente attraverso la puntura di zanzare infette, in particolare le specie Aedes aegypti e Aedes albopictus (conosciuta anche come zanzara tigre). Questo virus, appartenente al genere Alphavirus e alla famiglia Togaviridae, può causare focolai anche in paesi come l’Italia, dove le zanzare tigre sono ormai ben radicate.

Come si trasmette la Chikungunya?

La trasmissione della Chikungunya avviene quando una zanzara infetta dal virus punge un essere umano. Le zanzare si infettano pungendo una persona malata e, successivamente, trasmettono il virus ad altre persone tramite le punture. Le zanzare tigre, vettore principale di questa malattia, sono attive principalmente nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio, rendendo questi momenti della giornata i più rischiosi per la trasmissione.

Rischio di contagio e casi in Italia

Sebbene l’Italia non sia un paese endemico per il virus, negli ultimi anni sono stati registrati alcuni focolai, soprattutto legati a casi importati. Il primo caso significativo si è verificato nel 2007 in Emilia-Romagna, con oltre 200 casi autoctoni confermati. Un’altra epidemia è stata registrata nel 2017, con focolai in Lazio e Calabria. Il rischio di contagio è maggiore nei mesi estivi, quando la popolazione delle zanzare tigre raggiunge i suoi picchi.

Sintomi della Chikungunya

Dopo un periodo di incubazione di 3-12 giorni dalla puntura di una zanzara infetta, la Chikungunya si manifesta con sintomi simili all’influenza: febbre alta, brividi, dolori muscolari, cefalea, nausea e vomito. Il sintomo più caratteristico sono i forti dolori articolari, che limitano i movimenti e possono durare per mesi, anche dopo la scomparsa della febbre. In alcuni casi, possono comparire eruzioni cutanee.

Come si cura la Chikungunya?

Non esiste una cura specifica per la Chikungunya. Il trattamento è sintomatico e include il riposo, l’assunzione di farmaci antipiretici e antinfiammatori per ridurre febbre e dolori articolari, e l’idratazione. Nelle forme più lievi, la malattia si risolve spontaneamente entro pochi giorni o settimane. In casi più gravi, come quelli che coinvolgono persone anziane o con patologie preesistenti, potrebbero essere necessarie cure mediche aggiuntive.

Come prevenire la Chikungunya

La prevenzione è fondamentale per evitare la trasmissione della Chikungunya. Evitare le punture di zanzara è la prima linea di difesa. Alcune misure preventive includono:

  • Utilizzare repellenti per insetti approvati, soprattutto a base di DEET.
  • Indossare abiti lunghi e di colore chiaro per ridurre le aree esposte.
  • Installare zanzariere alle finestre e intorno al letto, specialmente nelle zone a rischio.
  • Eliminare le fonti d’acqua stagnante dove le zanzare potrebbero depositare le uova.
  • Durante le epidemie, è fondamentale segnalare tempestivamente i sintomi alle autorità sanitarie.

Conclusioni

La Chikungunya rappresenta un rischio concreto, anche in Italia, soprattutto nei mesi caldi, quando le zanzare tigre sono più attive. La diffusione della malattia può essere controllata attraverso misure preventive e un’adeguata consapevolezza da parte della popolazione. Prevenire le punture di zanzara rimane la strategia più efficace per proteggersi da questa malattia.

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