Zanzare e Virus Zika
Il virus Zika è un arbovirus appartenente al genere Flavivirus, trasmesso principalmente dalle punture di zanzare infette del genere Aedes, tra cui Aedes aegypti e Aedes albopictus (zanzara tigre). Sebbene l’infezione da virus Zika sia spesso asintomatica o si manifesti con sintomi lievi, può causare gravi complicazioni neurologiche, soprattutto se contratta durante la gravidanza.
Come si trasmette il virus Zika?
Il virus Zika viene trasmesso principalmente attraverso la puntura di una zanzara infetta. Le zanzare del genere Aedes si riproducono in aree con acque stagnanti e sono attive durante il giorno, soprattutto nelle prime ore del mattino e nel tardo pomeriggio. Tuttavia, esistono altre modalità di trasmissione:
- Trasmissione sessuale: il virus può essere trasmesso attraverso i rapporti sessuali da una persona infetta a un partner, anche se quest’ultimo non mostra sintomi.
- Trasmissione verticale: una donna incinta può trasmettere il virus al feto, con conseguenze potenzialmente gravi come la microcefalia.
- Trasfusioni di sangue: in rari casi, il virus è stato trasmesso attraverso trasfusioni di sangue o trapianti di organi.
Sintomi del virus Zika
Nell’80% dei casi, l’infezione da virus Zika è asintomatica. Quando i sintomi si manifestano, includono:
- Febbre leggera (spesso inferiore a 38,5°C).
- Rash cutaneo maculo-papulare che può iniziare dal viso e diffondersi al resto del corpo.
- Dolori articolari e muscolari, soprattutto alle mani e ai piedi.
- Congiuntivite bilaterale non purulenta.
- Cefalea e astenia.
I sintomi durano generalmente da 2 a 7 giorni e l’infezione si risolve senza complicazioni gravi nella maggior parte dei casi. Tuttavia, nei neonati, l’infezione può causare gravi anomalie neurologiche, tra cui la microcefalia, una condizione in cui il cervello non si sviluppa correttamente, causando gravi ritardi nello sviluppo.
Rischio di contagio e casi in Italia
In Italia, non sono stati registrati casi di trasmissione autoctona del virus Zika tramite punture di zanzara. Tuttavia, il paese ospita una vasta popolazione di Aedes albopictus (zanzara tigre), un vettore potenzialmente competente per il virus. I casi di Zika in Italia sono stati finora tutti importati, ossia contratti da persone che hanno viaggiato in aree tropicali e sub-tropicali dove il virus è endemico. Nel 2016, un caso di trasmissione sessuale è stato segnalato in Toscana, evidenziando che anche le modalità di trasmissione non vettoriali rappresentano un rischio.
Come si cura il virus Zika?
Non esiste un trattamento specifico per l’infezione da virus Zika. La cura è sintomatica e si basa su:
- Riposo.
- Reintegrazione dei fluidi per evitare la disidratazione.
- Antipiretici (come il paracetamolo) per ridurre la febbre e i dolori muscolari.
È importante evitare l’uso di aspirina e altri farmaci antinfiammatori non steroidei (FANS) fino a quando non si esclude la possibilità di un’infezione da dengue, poiché questi farmaci possono aumentare il rischio di sanguinamento in caso di dengue.
Prevenzione del virus Zika
La prevenzione dell’infezione da virus Zika si basa principalmente sull’evitare le punture di zanzara. Ecco alcune misure efficaci per ridurre il rischio di esposizione:
- Usare repellenti per insetti contenenti DEET, picaridina o olio di eucalipto citrato.
- Indossare abiti a maniche lunghe e pantaloni lunghi per coprire la pelle esposta.
- Installare zanzariere su porte e finestre e dormire sotto una zanzariera.
- Eliminare i ristagni d’acqua, che possono diventare luoghi di riproduzione per le zanzare.
Per le donne in gravidanza, o per chi sta pianificando una gravidanza, è fortemente consigliato evitare i viaggi in aree endemiche per Zika. Le coppie che vivono in queste aree o che viaggiano in luoghi a rischio dovrebbero usare metodi contraccettivi di barriera (preservativi) per almeno 3 mesi dopo il viaggio per gli uomini e 2 mesi per le donne.
Conclusioni
Il virus Zika rappresenta una minaccia seria, specialmente per le donne in gravidanza e i neonati. Sebbene l’infezione sia per lo più asintomatica, è fondamentale adottare tutte le precauzioni possibili per prevenire il contagio. La consapevolezza sui sintomi, sui metodi di trasmissione e sulle misure preventive è la chiave per ridurre il rischio di infezione.